Emicrania
L’emicrania è una delle malattie neurologiche più diffuse e invalidanti e ha un notevole impatto sulla vita familiare, sociale e lavorativa dei pazienti, soprattutto quando gli attacchi sono molto frequenti o addirittura quotidiani.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rappresenta la terza malattia più frequente al mondo.
L’OMS riconosce l'emicrania come una malattia neurologica invalidante che riduce la qualità di vita dei pazienti. Per la sua diffusione e il suo carattere disabilitante, l'emicrania può essere considerata una vera e propria malattia sociale con elevati costi economici, diretti (spese mediche, farmaci, ricoveri) e indiretti (perdita di produttività lavorativa, assenteismo). Se si considera che i pazienti emicranici sono costretti, a causa degli attacchi emicranici, a limitare gli impegni lavorativi e scolastici, come pure le attività sociali e familiari, si può facilmente comprendere come i costi indiretti (es. perdita di produttività) siano notevolmente superiori rispetto a quelli diretti. A questo elevato onere socio-economico va aggiunto l'impatto dei cosiddetti costi intangibili, che non possono essere misurati direttamente (come il dolore, l'ansia, etc.) e che incidono sulla qualità di vita del paziente.
Inoltre, rispetto ad altre patologie croniche, i soggetti emicranici presentano una maggiore incidenza di comorbilità (es. ansia e depressione), per cui consultano più spesso il medico e richiedono un maggior numero di esami diagnostici. Tutti questi dati suggeriscono che una più efficace prevenzione e cura dell'emicrania sia fondamentale per ridurre l'impatto di questa grave patologia sulla vita affettiva, familiare, lavorativa e sociale dei pazienti. Considerati gli effetti negativi dell'emicrania non trattata o sottotrattata, in termini di maggiori costi indiretti, che gravano su una parte consistente della popolazione emicranica, le strategie farmaco-terapeutiche di prevenzione e di intervento precoce possono risultare molto efficaci anche dal punto di vista economico.
L'impiego di strategie terapeutiche efficaci può infatti ridurre notevolmente l'impatto economico negativo dell'emicrania sulla produttività dei lavoratori.
A tal riguardo, è stato evidenziato che il trattamento con triptani riduce significativamente il numero di ore o giorni di lavoro persi a causa dell'emicrania.