Epilessia
L’epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse, il cui quadro clinico è caratterizzato dalla predisposizione a sviluppare crisi epilettiche ricorrenti. Per crisi epilettica si intende un’alterazione della conduzione elettrica neuronale.
I pazienti affetti dall’epilessia sono molto spesso vittime di sentimenti quali imbarazzo, vergogna, paura e insicurezza veri e propri stigmi, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha definito l’epilessia una Malattia Sociale. Visto l’impatto che la patologia ha su tutti gli aspetti della vita quotidiana, quali percorso scolastico, stress nel mondo del lavoro, vita sociale, sono attive numerose campagne di sensibilizzazione che hanno l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la conoscenza riguardo l’epilessia.
Le fasce di età più colpite sono rappresentate dai bambini e dagli anziani.
Spesso non si riesce a trovare una causa precisa per lo sviluppo dell’epilessia, ci sono diversi elementi che facilitano la sua insorgenza, come ad esempio fattori genetici, ambientali e patologie concomitanti.
Una diagnosi precisa è un processo difficile che richiede un’attenta valutazione da parte di medici specialisti attraverso visite ed esami strumentali ( EEG, TC, RM).
Una volta fatta la diagnosi al paziente epilettico viene indicata una terapia con dei farmaci chiamati anti-epilettici che hanno lo scopo di diminuire la probabilità di sviluppare ulteriori crisi.
Per il trattamento della patologia sono disponibili numerose opzioni terapeutiche, in generale nell’impostare la terapia si deve prediligere un farmaco maneggevole che abbia un buon rapporto efficacia e sicurezza.
La valutazione del trattamento farmacologico con farmaci antiepilettici (FAE) dipende da diversi fattori quali:
- tipo di crisi
- rischio di ricorrenza delle crisi
- tipologia di pazienti( bambini, donne in gravidanza ed anziani)
Tra i fattori che determinano la buona riuscita del processo terapeutico, spiccano l’aderenza al trattamento e la collaborazione che si deve instaurare tra paziente, familiari e medico di riferimento.