Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
Patologia molto comune, prevenibile e trattabile, caratterizzata da un’ostruzione bronchiale persistente, in genere progressiva, e da un’alterata risposta infiammatoria delle vie aeree e del polmone a particelle nocive o gas.
La BPCO rappresenta ad oggi la quarta causa di morte nel mondo e si stima che entro l’anno 2020 tale malattia potrebbe diventare la terza causa di mortalità a livello mondiale.
La BPCO è causata dall’inalazione di sostanze nocive (soprattutto il fumo di tabacco) che, attraverso vari meccanismi, provocano un quadro di infiammazione cronica. Le principali manifestazioni cliniche della malattia includono la tosse ed il catarro cronici e/o la dispnea, inizialmente da sforzo e successivamente presente anche a riposo. La diagnosi di BPCO dovrebbe, pertanto, essere presa in considerazione in tutti i pazienti con oltre 40 anni che presentano i suddetti sintomi e/o un’anamnesi positiva per esposizione a fattori di rischio per la malattia, in particolare il fumo di sigaretta (compresi gli ex-fumatori).
Il decorso della BPCO è complicato da periodi di peggioramento dei sintomi, noti come riacutizzazioni, che hanno un impatto negativo sulla funzionalità polmonare, sulla progressione della malattia e sulla prognosi; esse richiedono spesso il trattamento con antibiotici e/o cortisonici per via orale e sono inoltre frequente causa di ricovero ospedaliero e di aggravio dei costi sanitari. Nel paziente con BPCO, è un reperto pressoché costante la presenza di una infiammazione cronica delle vie aeree centrali e periferiche, con il coinvolgimento di numerosi tipi di cellule infiammatorie e di mediatori della flogosi. L’infiammazione si associa a danno e rimodellamento strutturale polmonare e contribuisce alla limitazione al flusso aereo, tipica della BPCO; nelle vie aeree dei pazienti, è pressoché invariabile il riscontro di processi flogistici reattivi e di riparazione tissutale, in risposta agli stimoli nocivi (principalmente fumo di sigaretta).
Diverse comorbilità sono associate alla BPCO: le più frequenti sono le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, il cancro del polmone, il diabete, l’osteoporosi e le sindromi ansiose e depressive. Le comorbilità sono implicate in maniera sostanziale nelle problematiche gestionali della BPCO ed in particolare hanno un impatto sulla qualità della vita, sull’impegno di risorse del sistema sanitario, sulla frequenza di ospedalizzazione e ovviamente sulla mortalità.
Gli obiettivi del trattamento della BPCO comprendono il rallentamento della progressione della malattia, la riduzione delle riacutizzazioni e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Diverse linee guida raccomandano un approccio multidisciplinare al paziente affetto da BPCO, che include principalmente terapie inalatorie e misure non farmacologiche (ad es. riabilitazione respiratoria).