Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

La Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia polmonare progressiva e cronica che provoca una limitazione del flusso d’aria nei polmoni, a causa di un’ostruzione persistente delle vie aeree che rende difficile la respirazione. 

La BPCO è la terza causa di morte al mondo e solo nel 2019 ha causato 3,3 milioni di morti [1]. A livello globale, si prevede un aumento dei casi di BPCO nei prossimi decenni a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumentata esposizione a fattori di rischio per la BPCO, come l’inquinamento atmosferico e il fumo di tabacco. (Global Initiative for Obstructive Lung Disease (GOLD) 2024 report).

Nei soggetti con BPCO si riscontrano in varia misura, e talvolta coesistono: 

• Bronchite cronica: tosse persistente con produzione eccessiva di muco per almeno tre mesi nell’arco di 2 anni consecutivi. 

• Enfisema: danno diffuso e irreversibile delle cavità aeree (alveoli) che porta ad una ridotta capacità di trasferimento dell’ossigeno al sangue. 

I primi sintomi compaiono solitamente intorno ai 40-50 anni e tendono ad aggravarsi con il passare del tempo. I sintomi principali sono:

• Tosse cronica con produzione di muco

• Respiro corto (dispnea)

• Sibilo e senso di costrizione toracica

• Affaticamento 

Il decorso della BPCO è complicato da periodi di peggioramento dei sintomi, noti come riacutizzazioni, che hanno un impatto negativo sulla funzionalità polmonare e sulla progressione della malattia. 

La BPCO è causata da un’esposizione prolungata ad agenti irritanti, come il fumo di tabacco (fattore di rischio più comune), l’inquinamento ambientale e l’esposizione a sostante tossiche di origine industriale (polveri organiche e inorganiche, agenti chimici, gas di scarico). Esistono anche predisposizioni genetiche, come nel caso della carenza di alfa-1-antitripsina, una proteina che evita che ci sia un eccessivo degrado del tessuto polmonare.

L’esposizione prolungata a sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta o inquinanti ambientali, porta ad un’infiammazione cronica che causa danni alle cellule e ai tessuti polmonari e porta ad un rimodellamento delle vie aeree, con ispessimento delle pareti e conseguente ostruzione del flusso d’aria. Inoltre, l’infiammazione cronica è responsabile dell’aumento della produzione di muco. 

La BPCO deve essere sospettata in tutti i soggetti di età >40 anni, con tosse produttiva per almeno tre mesi all’anno negli ultimi due anni e la presenza di fattori di rischio (es. esposizione al fumo di tabacco). Per confermare la diagnosi è necessario eseguire un test di funzionalità respiratoria attraverso l’esecuzione di una spirometria. 

 

1. Institute for Health Metrics and Evaluation. Global Burden of Disease Study 2019 (GBD 2019) results. Seattle, WA: Institute for Health Metrics and Evaluation, 2019

Asma

L’asma rappresenta una delle malattie più diffuse a livello mondiale, va tenuto presente però che la sua diffusione varia in modo considerevole tra le diverse nazioni ed anche all’interno delle stesse. In Italia, in particolare, è stato segnalato un trend in aumento della prevalenza dell’asma sia nella popolazione generale che nei bambini [1].

L’asma è una patologia cronica caratterizzata da un restringimento, solitamente reversibile, delle vie aeree in risposta a fattori scatenanti come:

• Allergeni inalati (come acari, pollini, peli e materiali biologici di gatti e altri animali) e alimentari (es. crostacei e arachidi)

• Inquinamento ambientale e professionale

• Stress e ansia

• Esercizio fisico

• Fumo di tabacco

• Infezioni respiratorie

Tra questi, l’inquinamento atmosferico non solo può aggravare i sintomi dell’asma, ma può causare asma di nuova insorgenza [2]. In molti casi vi è una familiarità, che predispone allo sviluppo della patologia. 

Dal punto di vista clinico, l’asma si manifesta con tosse, dispnea, respiro sibilante e senso di costrizione toracica di intensità variabile. Gli attacchi d’asma sono variabili per frequenza e gravità, passando da soggetti abitualmente asintomatici, con lievi episodi di respiro affannoso, ad altri con tosse persistente, sibili e con attacchi gravi. 

Gli attacchi d’asma sono più frequenti nelle prime ore del giorno, ma in alcuni casi i sintomi si manifestano la notte (asma notturna) e possono essere sintomo di uno scarso controllo della malattia. 

La valutazione clinica dell'asma si basa sui sintomi riportati dal paziente e sull'esame obiettivo. Per confermare la diagnosi, è necessario eseguire dei test di funzionalità polmonare tramite la spirometria.

• Test di reversibilità: misura la quantità di aria che una persona può espellere forzatamente in un secondo (FEV1). Il test viene eseguito prima e dopo la somministrazione di un farmaco broncodilatatore. Un miglioramento significativo dei risultati dopo l'assunzione del farmaco suggerisce la presenza di asma.

• Test di provocazione bronchiale: valuta la funzionalità polmonare prima e dopo l'inalazione di un agente chimico che provoca la costrizione delle vie aeree. Se la funzionalità polmonare risulta peggiorata dopo l'inalazione, si può sospettare la presenza di asma.

 

1. (Bonomo, S., Marchetti, P., Fasola, S. et al. Asthma incidence can be influenced by climate change in Italy: findings from the GEIRD study—a climatological and epidemiological assessment. Sci Rep 13, 19047 (2023). https://doi.org/10.1038/s41598-023-46423-2).

2. ( Tiotiu AI, Novakova P, Nedeva D, et al. Impact of Air Pollution on Asthma Outcomes. Int J Environ Res Public Health. 2020;17(17):6212. Published 2020 Aug 27. doi:10.3390/ijerph17176212)

Allergia

Secondo quanto riportato nel “White Book on Allergy” pubblicato nel 2011, le malattie allergiche stanno aumentando sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Questo fenomeno è legato anche al cambiamento climatico e al riscaldamento globale, che contribuiscono all’aumento del numero e della gravità delle allergie. Si prevede che questa tendenza continuerà a crescere [1].

L’allergia è una risposta eccessiva e anormale del sistema immunitario a sostanze esterne che sono normalmente innocue per la maggior parte della popolazione. Queste sostanze sono chiamate allergeni e tra questi si trovano pollini, polvere, peli di animali, alimenti, punture di insetto, farmaci, muffe e altre sostanze presenti nell’ambiente. 

La prima volta che una persona entra in contatto con un allergene, il suo sistema immunitario produce anticorpi (proteine prodotte dalle cellule del sistema immunitario) specifici per riconoscerlo e attivare una risposta difensiva. Questa fase, chiamata sensibilizzazione, rende la persona predisposta a sviluppare una reazione allergica nelle successive esposizioni all’allergene. 

I sintomi della reazione allergica dipendono dal tipo di allergene e dalla via di esposizione (inalazione, ingestione, contatto diretto) e possono includere: 

• Sintomi respiratori: starnuti, congestione nasale, prurito al naso, tosse, respiro sibilante o asma.

• Sintomi cutanei: orticaria, eczema, prurito, arrossamento. 

• Sintomi oculari: prurito, lacrimazione, arrossamento degli occhi.

• Sintomi gastrointestinali: crampi, diarrea, nausea, vomito.

Nella maggior parte dei casi, le manifestazioni allergiche non comportano gravi conseguenze, ma influiscono negativamente sulla qualità della vita e sulle capacità lavorative dei soggetti affetti. Tuttavia, alcune reazioni allergiche, definite reazioni anafilattiche, possono essere potenzialmente letali. In questi casi le vie aeree possono costringersi, causando grosse difficoltà respiratorie, e i vasi sanguigni possono allargarsi causando un grave calo della pressione arteriosa.

L’allergia è causata dalla combinazione di fattori genetici e fattori ambientali, come l’esposizione ripetuta ad allergeni, l’alimentazione e le sostanze inquinanti. 

La diagnosi di allergia può essere effettuata attraverso test cutanei (prick test) o esami del sangue per rilevare gli anticorpi IgE specifici.

 

1. Seastedt H, Nadeau K. Factors by which global warming worsens allergic disease. Ann Allergy Asthma Immunol. 2023 Dec;131(6):694-702. doi: 10.1016/j.anai.2023.08.610. Epub 2023 Sep 7. PMID: 37689112.

Rinite Allergica

La rinite allergica è una delle più frequenti malattie allergiche. Colpisce più di 400 milioni di persone in tutto il mondo [1] ed è in continuo aumento, soprattutto nei Paesi industrializzati. 

La rinite allergica è provocata da una risposta del sistema immunitario a vari fattori scatenanti tra cui allergeni come acari, derivati epidermici di animali, pollini, graminacee, piante e muffe, e fattori irritanti come fumo di tabacco e gas inquinanti. 

I principali sintomi della rinite sono rinorrea, ostruzione nasale, prurito, starnuti, prurito agi occhi e lacrimazione, ma si possono verificare anche tosse, respiro sibilante, gonfiore delle palpebre e cefalea. Inoltre, spesso la rinite allergica è associata all’asma.

Frequenti comorbilità della rinite allergica sono la rinosinusite batterica e micotica, la poliposi nasale, l’otite, le infezioni respiratorie virali, l’allergia alimentare e i disturbi del sonno.

La rinite allergica può essere stagionale, come nel caso dell’allergia ai pollini, o perenne, quando i fattori scatenanti non risentono della stagionalità, come nel caso dell’allergia agli acari della polvere. 

La diagnosi di rinite allergica viene fatta attraverso una valutazione del quadro sintomatologico. In particolare, si sospetta la presenza della malattia nei casi in cui 2 o più dei sintomi tipici persistono per più di un’ora nella maggior parte dei giorni. La diagnosi deve poi essere confermata da test cutanei (prick test) in cui una piccola quantità di allergene viene applicata sulla pelle, e/o esami del sangue che vadano a determinare i livelli di anticorpi specifici per l’allergene nel sangue. 

 

1. Cohen B. Allergic Rhinitis. Pediatr Rev. 2023 Oct 1;44(10):537-550. doi: 10.1542/pir.2022-005618. PMID: 37777655.


Nome commercialePrincipio attivoCategoria farmacoterapeutica - Codice ATCConfezioneRegime di dispensazione
Aliflus Diskus 50 microgrammi/100 microgrammi/dose di polvere per inalazione in contenitore monodoseSalmeterolo + Fluticasone PropionatoAdrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici1 inalatore 60 dosiClasse: A
Aliflus Diskus 50 microgrammi/250 microgrammi/dose di polvere per inalazione in contenitore monodoseSalmeterolo + Fluticasone PropionatoAdrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici1 inalatore 60 dosiClasse: A
Aliflus Diskus 50 microgrammi/500 microgrammi/dose di polvere per inalazione in contenitore monodoseSalmeterolo + Fluticasone PropionatoAdrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici1 inalatore 60 dosiClasse: A Nota 99
Aliflus 25 microgrammi/50 microgrammi/dose sospensione pressurizzata per inalazioneSalmeterolo + Fluticasone PropionatoAdrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici1 inalatore 120 dosiClasse: A
Aliflus 25 microgrammi/125 microgrammi/dose sospensione pressurizzata per inalazioneSalmeterolo + Fluticasone PropionatoAdrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici1 inalatore 120 dosiClasse: A
Aliflus 25 microgrammi/250 microgrammi/dose sospensione pressurizzata per inalazioneSalmeterolo + Fluticasone PropionatoAdrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici1 inalatore 120 dosiClasse: A
Bretaris Genuair 322 microgrammi polvere per inalazioneBromuro di aclidinioFarmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie, anticolinergici1 inalatore da 60 dosiClasse: A Nota 99
Brimica Genuair 340 microgrammi/12 microgrammi polvere per inalazioneBromuro di aclidinio + formoterolo fumarato diidratoFarmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie, adrenergici in combinazione con anticolinergici1 inalatore da 60 dosiClasse: A Nota 99
Fluspiral 50 mcg sospensione pressurizzata per inalazioneFluticasone propionatoAltri farmaci per le malattie respiratorie ostruttive, da inalare - Glucocorticoidi1 inalatore spray -
120 erogazioni
Classe: A
Fluspiral 125 mcg sospensione pressurizzata per inalazioneFluticasone propionatoAltri farmaci per le malattie respiratorie ostruttive, da inalare - Glucocorticoidi1 inalatore spray -
120 erogazioni
Classe: A
Fluspiral 250 mcg sospensione pressurizzata per inalazioneFluticasone propionatoAltri farmaci per le malattie respiratorie ostruttive, da inalare - Glucocorticoidi1 inalatore spray -
120 erogazioni
Classe: A
Fluspiral 100 mcg polvere per inalazioneFluticasone propionatoAltri farmaci per le malattie respiratorie ostruttive, da inalare - Glucocorticoidi1 erogatore diskus -
60 dosi
Classe: A
Fluspiral 250 mcg polvere per inalazioneFluticasone propionatoAltri farmaci per le malattie respiratorie ostruttive, da inalare - Glucocorticoidi1 erogatore diskus -
60 dosi
Classe: A
Fluspiral 500 mcg polvere per inalazioneFluticasone propionatoAltri farmaci per le malattie respiratorie ostruttive, da inalare - Glucocorticoidi1 erogatore diskus -
60 dosi
Classe: A
Formistin 10 mg compresse rivestite con filmCetirizina dicloridratoDerivati piperazinici20 compresseClasse: A Nota 89
Formistin 10 mg/ml gocce orali, soluzioneCetirizina dicloridratoDerivati piperaziniciFlacone 20 mlClasse: A Nota 89
SALMETEDUR 25 microgrammi/erogazione Sospensione pressurizzata per inalazioneSalmeterolo xinafoatoAdrenergici per inalazione – agonisti selettivi dei recettori beta2-adrenergici1 inalatore spray -
120 erogazioni
Classe: A Nota 99
SALMETEDUR 50 microgrammi polvere per inalazioneSalmeterolo xinafoatoAdrenergici per inalazione – agonisti selettivi dei recettori beta2-adrenergici1 erogatore diskus -
60 dosi
Classe: A Nota 99